Nell’ottavo appuntamento di gRAPpa vengono affrontate le recenti uscite discografiche dei rapper italiani Clementino, Dargen D’Amico, Bassi Maestro e Grido.
Clementino – Vulcano – Il rischio per Clementino, dopo due partecipazioni consecutive al Festival di Sanremo, era quello di snaturarsi. Solo un rischio, perché il rapper campano nel suo quinto album da solista ha messo subito in chiaro le cose. “Vulcano” infatti è un disco rap al 100% senza sfumature di pop. Qui inoltre, a differenza del precedente “Miracolo!” pieno zeppo di collaborazioni, sono soltanto le rime di Clementino a dettare legge. Uno dei punti di forza delle 13 tracce che compongono la release sono le produzioni: un mix di vecchio e nuovo suono che si sposa alla perfezione con le liriche di Clementino e che ti fa prendere bene e muovere la testa dal primo all’ultimo minuto. Dio benedica il Boom Bap.
Dargen D’Amico – Variazioni – Soltanto Dargen D’Amico nel panorama del rap italiano poteva vincere una scommessa del genere. “Variazioni” è nato dall’incontro del rapper milanese con la pianista di formazione classica Isabella Turso, ed è stato poi prodotto da Tommaso Colliva. I quattordici brani del suo nuovo album, tra rivisitazioni di canzoni del suo repertorio e composizioni nuove di zecca, sono capaci di portarti dritto in un’altra dimensione. L’unica pecca di un disco così elegante è quella di non essere un prodotto facilmente digeribile da tutti, ma pazienza. “Variazioni” è un album schietto in cui Dargen D’Amico si è sentito libero di fare quello che voleva senza badare troppo alle mode del momento.
Bassi Maestro – Mia maestà – Che disco che ha tirato fuori Bassi Maestro. Una vera mina. Il rapper milanese in “Mia maestà” ha sfornato un album che tra qualche anno verrà considerato come un classico del genere. Pochi dubbi. Le produzioni spingono alla grande e lo stile di Bassi è impeccabile. Campioni, beat e skit di livello eccelso. Già della prima traccia “Ridefinizione”, grazie ai magistrali cambi di loop, capisci che non c’è storia. Di prodotti realizzati con cura e passione ormai se ne vedono pochi. Se vi piace sta roba non l’abbandonerete subito. Un album dal suono nuovo con il flow retrò che non stanca. Farlo a 44 anni non è da tutti.
Grido – Segnali di fumo – Il nuovo album di Grido arriva a sei anni di distanza da “Io Grido” e a tre da “Happy Ep”. Anticipato dal singolo “Abbiamo vinto noi” con Danti, il disco è composto da 16 brani che strizzano l’occhio a sonorità elettroniche senza mai perdere l’anima rap. Molte le collaborazioni presenti. Oltre al già citato Danti, compaiono: J-Ax, Masini, Raige, Chiara Grispo, Caneda, Galup, Tormento e Shade. In “Segnali di Fumo”, l’ex Gemelli Diversi si rimette in gioco e lo fa raccontando la propria vita senza peli sulla lingua.