Bleeding Love – Whatever It Takes – Homeless – Better In Time – Yesterday – Take A Bow – I Will Be – Angel – Here I Am – I’m You – The Best You Never Had – The First Time Ever I Saw Your Face – Footprints In The Sand – A Moment Like This
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Vincitrice nel 2006 del talent-show inglese X Factor (presto in Italia in tv iuppppy yuuuuu!!!!! ci mancava un altro reality…, ndr), Leona Lewis pubblica, prima nel Regno Unito e poi in tutto il mondo, “Spirit” il suo album di debutto. Si trova così catapultata nel magico mondo della musica: le rifanno il look e dalla timida ragazzina di due anni fa, ora, con abiti sexy, nuovo trucco e nuovo taglio, sembra più grande di 5 anni; inoltre le fanno interpretare 14 brani costruiti attorno alla sua voce.
Una gran voce, niente da dire alla giovane cantante che non si risparmia in nessun pezzo, cambia timbro e tonalità più volte e senza troppi problemi lungo tutto il disco, “Angel” è solo un esempio; forse proprio nel singolo di lancio “Bleeding Love” sfrutta meno le sue doti canore.
Stiamo calmi e non usciamo in strada urlando al miracolo: è sempre un album di debutto con i limiti che ogni primo lavoro porta con sé. Le canzoni alla fin fine si assomigliano tutte (e in quale album pop non lo è? Ma non posso divagare, abbiamo parlato di questo per tutto il 2007, ndr) e quattro cover, “A Moment Like This” “Homeless”, “The First Time…” e “I Will Be”, forse sono un po’ troppe.
Però la ragazza è giovane, brava e non può che migliorare. Stiamo pronti a sorprese per il futuro anche solo per capire verso che genere si indirizzerà: già in questo “Spirit” c’è qualche influenza r’nb come nel brano “Take A Bow”, dove vi è un richiamo evidente alle Destiny’s Child, vedremo…
A.M.