Rudebox – Viva Life On Mars – Lovelight – Bongo Bong/Je Ne T’aime Plus – She’s Madonna – Keep On – Good Doctor – The Actor – Never Touch That Switch – Louise – We’re The Pet Shop Boys – Burslem Normals – Kiss Me – The 80’s – The 90’s – Summertime – Dickhead (bonus track)
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Ennesima fatica discografica, la nona, per Robbie Williams che stupisce i fans con l’album “Rudebox” dalle sonorità elettro/dance. Un cambio di genere annunciato ma che lascia qualche perplessità soprattutto a quei fan che vedono in Mr Williams l’indiscusso re del pop. Dubbi che, personalmente, persistono da quando al suo concerto milanese presentava in anteprima la title track.
Nel nuovo disco non ci sono brani del calibro di “Strong”, “Angels” o “Let Me Entertain You”. Si ascoltano comunque canzoni piacevoli come “The Actor”, il nuovo singolo “Lovelight” e “Kiss Me”, che richiamano al vecchio Robbie, e pezzi nuovi rispetto al precedente stile di Williams quali “Good Doctor” e “Dickhead”. Di certo non ci sono ritornelli da cantare a squarciagola in un ipotetico concerto e le pseudo ballad si lasciano ascoltare senza coinvolgimento.
Le critiche nei confronti di Mr Williams sono sempre eccessive, probabilmente perché ci ha abituati a grandi album e da ogni lavoro ci si aspetta sempre di più, o forse per il fatto che è stato etichettato in un certo modo ed è difficile togliergli questo marchio.
Sembrerà strano eppure quest’album guadagna qualche punto sul precedente “Intensive Care”, vuoi perché diverso dal solito, vuoi perché fa rimanere a bocca aperta fin dal primo impatto: per lo sconcerto i fans di vecchia data, per la sorpresa quelli nuovi. Di sicuro necessita di ripetuti ascolti per chiarire il dubbio: “Gloria o disfatta?”, questione che non troverà risposta così velocemente.
A.M.