[Pop/Leggera] Claudio Baglioni – Quellideglialtri, tutti qui (2006)

[CD1] Cinque minuti e poi (1968) – Io che amo solo te (1962) – Una lacrima sul viso (1964) – Insieme a te non ci sto più (1968) – Non arrossire (1961) – Che cosa c’è (1963) – Arrivederci (1959) – Fortissimo (1966) – Cento giorni (1966) – Il mio mondo (1963) – C’era un ragazzo (1966) – Un giorno dopo l’altro (1966) – Vengo anch’io no tu no (1968) – L’ultima occasione (1965) – Il nostro concerto (Versione moderna) (1960).
[CD2] Se non avessi più te (1965) – Il mondo (1965) – Amore che vieni, amore che vai (1968) – Io che non vivo (1965) – Le strade di notte (1963) – Canzone per te (1968) – Emozioni (1970) – Lontano lontano (1966) – Senza fine (1961) – La canzone dell’amore perduto (1968) – Nel blu dipinto di blu (1959) – Vedrai vedrai (1967) – Se telefonando (1966) – Una miniera (1969) – Il nostro concerto (Versione sinfonica) (1960).

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Continua con “Quellideglialtri, tutti qui” la saga Baglionesca dedicata alla raccolta di grandi successi.
Infatti, dopo “Tutti Qui” e “Gli altri, tutti qui”, collezione definitiva di suoi pezzi più famosi (con la chicca di qualche inedito per i veri intenditori), arriva ora una raccolta (un cofanetto di 2 cd con ben 30 tracce) di altri simboli della musica italiana degli anni ’60, riarrangiati da Paolo Gianolio, che hanno segnato la vita e la carriera musicale di Claudio stesso.
Si parte da “5 minuti e poi” (chi non se la ricorda? … “5 minuti e un jet partirà, portandoti via da me…” … Me la ricordo io che sono del 1979, ndr), passando per “Una lacrima sul viso”, “Non arrossire” di Giorgio Gaber, “Emozioni” di Battisti-Mogol, “Se telefonando”, arrivando niente meno alla storica “Nel blu dipinto di blu”, la canzone italiana per antonomasia.
Il doppio cd è uscito il 20 ottobre e ogni fan di Baglioni, ma anche ogni amante della musica italiana, farebbe bene a non ignorare questa pubblicazione. Ciò che è stato partorito dal genio creativo di Paolo “Paolone” Gianolio unito allo stile inconfondibile di Claudio Baglioni, è un’opera che ai più potrà sembrare fuori moda ma che significherà molto per chi ha vissuto o sogna di rivivere i favolosi Anni Sessanta.

V.R.

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