Dance tonight – Ever present past – See your sunshine – Only Mama knows – You tell me – Mr. Bellamy – Gratitude – Vintage clothes – That was me – Feet in the clouds – House of wax – The end of the end – Nod your head.
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Parziale delusione il nuovo album di Sir Paul, dopo il precedente ottimo "Chaos and creation in the backyard" e la gradevole immersione nel mondo della classica di meno di un anno fa. Siamo chiari, non si tratta di un brutto album, anzi, ma suona come il tipico lavoro di mestiere, prodotto come pretesto per l'ennesimo, e comunque attesissimo, tour mondiale. Finché ne ha le forze, tanto di cappello. La cosa che un po' lascia perplessi è la decisione di Paul di tornare al produttore di "Driving Rain", del quale troppo spesso questa nuova fatica pare figlia (legittima?). L'inizio è di quelli che fanno sperare davvero bene: "Dance tonight" è davvero carina, orecchiabile e senza molte pretese, davvero genuina. Subito dopo troviamo "Event present past", che purtroppo ricorda troppi pezzi precedenti di McCartney, anche se scorre via abbastanza bene e nel complesso si fa ascoltare; "See your sunshine" è forse il punto più basso dell'album, tanto è piatta e scontata. Poi le cose cominciano a migliorare: "Only mama knows" e "You Tell Me" sono davvero due pezzi di spessore, a livello delle migliori produzioni del nostro per un climax ascendente che porta alla splendida "House of wax", che dimostra come a sessantacinque anni si possa fare ancora della grandissima musica. Dopo di che si arriva al banale, al riempitivo, a tutto quello che non vorresti sentire da uno degli uomini che ha reso grande la musica e che vorremmo sempre ai massimi livelli. In definitiva molti alti, ma qualche basso di troppo in un disco in ogni caso da ascoltare, ma forse non una pietra miliare della sua discografia. Alla prossima Paul!
L.G.