Nothing Else Remains – Hollow Be My Name – The Darkest Lie – Rush – Nail – Raivotar – Soul In Flames – Pain Becomes Me – Never Enough – Love Controlled Despair – The Living Dead
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Rieccolo Ville Laihiala, dopo la fine della corsa con i Sentenced e qualche mese di silenzio. L’altissimo singer si ripresenta sulle scene con i Poisonblack, compagine che è impossibile non paragonare ai più “figosi” Him di Ville Valo. Il secondo album della band è un disco piacevole da ascoltare, diretto e ammiccante in buona tradizione gothic. Ville canta e propone anche diversi riffs, mostrando una buona maturità artistica come musicista, il resto del gruppo lo segue senza strafare creando però un amalgama coinvolgente e ben confezionato, soprattutto grazie al lavoro alle keys di Marco Sneck. I tempi sono sostanzialmente simili, quando però il gruppo corre ci si diverte di più (bellissima la opener e il singolo “Rush”), i mid tempos rischiano di essere molto simili tra loro, anche se la personalità di “The Darkest Lie” o di “The Living Dead” emergono sulle altre. In definitiva un buon lavoro, che scorre senza intoppi e che è in grado anche di offrire una buona emozionalità in alcuni episodi.
P.N.