Come ti chiami? – Allegria senza fine – In amore con tutti – L’impegno – Il mondo prima – La sorella di mio fratello – Lorenzo piedi grandi – La sindrome di Bangs – La salamandra – La poesia e la merce – Ninnanannapernina – Mio fratellino ha scoperto il rock’n’roll
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Scanzonati, irriverenti, fuori dagli schemi, in poche parole, bacini e rock ‘n roll. Potremmo quasi fermarci qui, i Tre allegri ragazzi morti sono sempre stati uno di quei gruppi con le idee ben chiare e sempre fedeli alla (loro) linea da più di dieci anni ormai. Eppure riescono anche questa volta a reinventare il loro personalissimo mix di punk e pop, il primo per l’attitudine diretta e “in your face” dei brani, il secondo per la cura e la ricercatezza dei testi, anche se mai altisonanti e sopra le righe. Una carrellata notevole di ospiti (tra cui i fiati dei Meganoidi, Zen Circus, Brian Ritchie) e melodie semplici, ma travolgenti, da cui non sarà facile distaccarsi. Basti pensare per esempio a “Il mondo prima” o alla trascinante “La sorella di mio fratello”, passando per le suggestioni folk de “La poesia e la merce” fino alla delicata “Ninnanannapernina”. Dategli più d’una possibilità.
L.N.