Immanuel Casto e Romina Falconi, intervista “sognando Sanremo”

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Immanuel Casto sta portando in tour il nuovo progetto “Sognando Cracovia” insieme a Romina Falconi, famosa per i suoi trascorsi ad X Factor e per un tour mondiale insieme ad Eros Ramazzotti. Una serie di concerti che terrà impegnato l’artista fino alla fine del 2014 per uno show nel quale repertori e performance dei due cantanti vengono fusi in un’unico set della durata di quasi due ore.

Pochi minuti dopo la fine del concerto alla Naonian Concert Hall di Pordenone, abbiamo avuto l’occasione di intervistare Immanuel Casto parlando di bilanci, progetti futuri e un traguardo importante che potrebbe avversarsi il prossimo anno: la partecipazione al Festival di Sanremo 2015.

La prima collaborazione tra te e Romina Falconi è avvenuta nel 2010 con “Crash”, alla quale sono seguiti il singolo “Eyeliner” e quella “Sognando Cracovia” che ha dato nome al tour. Come è nata l’idea di portare questo concept dopo la promozione di “Freak And Chic”?
E’ un’idea che personalmente accarezzavo da tempo, ma non ne avevo mai parlato con il tour manager. Un giorno, durante una pausa di sei mesi nella quale sono andato in Australia, sono venuto a sapere che il mio socio era entrato in contatto per lavorare ad un tour congiunto con Romina. L’idea mi è piaciuta moltissimo fin da subito, perché avrebbe arricchito lo spettacolo portando qualcosa di diverso, ma che si sarebbe comunque fuso in maniera godibile, con un risultato finale al quale abbiamo lavorato dietro le quinte per diverso tempo. Il concerto “Sognando Cracovia” non è però una cosa statica, con prima il suo repertorio e poi il mio: abbiamo voluto fin da subito mescolare i nostri repertori, fondendo le nostre performance.

“Sognando Cracovia” è un tour di poche date spalmate in circa due mesi. Avete avuto l’occasione di lavorare te e Romina ad un nuovo pezzo?
No, attualmente siamo concentrati solamente sul tour perché comunque abbiamo davanti a noi tante serate. In realtà un pezzo lo abbiamo composto, ed è quello che abbiamo proposto alla Commissione di Sanremo per l’edizione 2015. Chissà, chissà.. “Lista nera”, l’inedito proposto da Romina questa sera, è invece un pezzo scritto da lei in collaborazione con il mio socio. C’è la possibilità di estendere questo tour al 2015, ma è ancora troppo presto per dare notizie ufficiali.

E’ un anno che è uscito “Freak and Chic”, il bilancio?
Bene, è la degna evoluzione di “Adult music”! Contiene dei singoli che hanno aiutato a confermare il personaggio come, ad esempio, “Tropicanal”, “Zero Carboidrati”, “Sognando Cracovia” e “Sexual Navigator”. Ho visto che sono stati apprezzati anche brani che poi non sono diventati singoli come “Da Quando Sono Morto”, pezzi amati dai fan. E’ un disco che mi racconta bene, con tutta l’ironia e le provocazioni ma anche una vena drammatica.

Oltre alla musica stai dedicando anima e corpo al progetto “Squillo”: partito con il primo mazzo di carte, poi si sono aggiunte due espansioni ed ora è arrivato il fumetto che presenterai a Lucca. Come è nato il fumetto? E la diatriba con la senatrice Baio è stata risolta?
Parto dall’ultima domanda: la diatriba con la senatrice Baio si è esaurita in un nulla di fatto in pochi giornio poiché non vi erano i presupposti per una causa. A Lucca condividerò il palco anche con Jenus: presenteremo una cosa della quale non posso dirti alcun dettaglio. L’idea del fumetto di “Squillo” è nata diverso tempo fa: sono sempre stato un amante delle vignette, da giovane leggevo molti manga, e ho deciso di creare questo progetto nel quale vengono narrate le pornoavventure di Amalia. L’ho trovata un’attività molto divertente, della quale ho curato tutto tranne i disegni che sono stati fatti da Matt Core, un guru dei fumetti porno. Per ora presenteremo il numero zero di sedici pagine per tastare il terreno; se poi vediamo che viene apprezzato, “Squillo” uscirà anche nelle edicole.

In un’altra intervista hai detto “vivo molto proiettato nel futuro” e soprattutto “mentre sto concludendo un progetto penso sempre a quello dopo”. Cos’hai in testa per il 2015, o pensi di prenderti una pausa? A parte l’ipotesi Sanremo 2015, ovviamente…
Guarda, fatalità questa sera a Pordenone è venuto a vedermi colui che sta scrivendo la mia biografia, la cui uscita dovrebbe avvenire proprio l’anno prossimo. Non sarebbe una brutta idea farci uscire anche una raccolta, magari anche di video, e pubblicare un cofanetto che testimoni i miei primi dieci anni di carriera. Sarebbe bello fare qualcosa in inglese, magari con Romina, per fare il salto all’estero.

Fai dei testi ricchi di allusioni ma in repertorio ne hai anche di impegnati e di attualità, come ad esempio “Killer Star” ed “Escort 25” che questa sera hai suonato una dietro l’altra. Il tuo ruolo è quello di uno che narra questi fatti disprezzandoli o sei semplicemente un cantastorie?
Il mio ruolo è quello del cantastorie. Il giudizio, in alcuni casi, è implicito però lascio comunque all’ascoltatore interpretarlo. Il mio compito è quello di raccontare delle situazioni. Per me sono pochissime le cose sbagliate a prescindere, e molto spesso sono quelle che ledono i diritti e le libertà altrui. Al di là di questo ognuno è libero di fare le azioni che vuole, io però racconto delle situazioni che, se si dovessero rivelare grottesche, ovviamente non è colpa mia, basta pensare a “Sognando Cracovia”.

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