13 marzo 2006
Abbiamo intercettato Marc poche ore prima di calcare il palco del Rolling Stone insieme ai Soulfly.
“Sono sempre stato un fan assoluto di Max Cavalera e dei Soulfly, essere entrato nel gruppo è come aver realizzato un sogno. Ho suonato decine di pezzi dei Sepultura e dei Soulfly in cover band di ogni tipo e anche negli Ill Nino, sono felice e gasato di essere nella band”
“Le reazioni a Dark Ages ce le aspettavamo. Mentre preparavamo il materiale in studio sentivamo che potevamo registrare un disco davvero potente, ricco di riffs e molto veloce in alcuni suoi passaggi. I fans non attendevano altro, era arrivata l’ora anche per noi di tornare a suonare thrash, senza compromessi di alcun genere. Credo che il prossimo disco sarà sulla stessa scia, il cammino dei Soulfly è sempre stato ricco di sorprese ma non è nello stile di Max cambiare improvvisamente approccio da un disco all’altro. Mixare stuff tribale o reggae al metal ha portato alla realizzazione di grandi pezzi, ora proporre riffs old style è un modo come un altro per unire l’evoluzione al passato, realizzando qualcosa di unico.”
“La gente è impazzita per l’ultimo disco, nei concerti che stiamo facendo da quasi due mesi in giro per l’Europa, quando attacchiamo i pezzi più brutali come Carved Inside o Frontlines succede il finimondo. Oltretutto stiamo proponendo diversi pezzi old style dei Sepultura, come Innerself o Mass Hypnosis, i fans non credono alle loro orecchie, sembra davvero di essere in un girone infernale quando suoniamo pezzi che i Soulfly non avevano mai proposto in un set dal vivo”
“Suono la chitarra da molti anni e cercare nuove ispirazioni o stili diversi per me è fondamentale. Non sono una persona che su fossilizza, amo suonare heavy ma non voglio limitarmi. La mia più grande ispirazione è stato Yngwie Malmsteen, mi piacciono diversi shredder e chi suona tecnico e veloce, tuttavia ultimamente sono completamente in fissa con il flamenco e Paco De Lucia. Ho un solo record in cui miscelo il rock al flamenco ed è fantastico, sono migliorato molto grazie a questo stile, mi sento più completo come musicista, anche se devo ancora imparare bene le tecniche più complicate di questo genere”