I Megadeth si esibiranno al Metalfest 2012 il 6 giugno, presso l’Alcatraz di Milano. Sarà l’unica data italiana, un motivo in più per non perdersi il Metalfest 2012, evento che chiamerà a raccolta i fans di una delle band che hanno fatto la storia del genere. Shawn Drover e David Ellefson sono la sessione ritmica del gruppo ed entrambi hanno ottimi rapporti col nostro paese: Shawn sottolinea come “I fans italiani sono tra i più rumorosi e calorosi, sanno infonderti una carica incredibile e ogni volta ci fanno sentire davvero tutta la loro passione“, David gli fa eco “Il concerto dei Megadeth al Metalfest non è da perdere per nessuna ragione, avremo abbastanza tempo per suonare i nostri classici ma anche pezzi dal nuovo album “13”, aspettiamo tutti i nostri fans italiani il 6 giugno!”
A proposito del nuovo cd “13“, Drover spiega la scelta del titolo, un numero che notoriamente in America porta sfortuna: “Quando eravamo in studio a registrare il disco non avevamo ancora un titolo. Quindi l’abbiamo chiamato così perché è il nostro tredicesimo album, tutto qui. E’ vero che in America il numero 13 porta sfortuna ma sono superstizioni alle quali non crediamo. Anzi, il disco è molto energico e creativo. I miei brani preferiti sono “Never dead”, che abbiamo iniziato a suonare dal vivo due settimane fa, e “Whose Life Is It Anyways”, dal tiro micidiale, tuttavia ho anche un debole per “New World Order”, canzone che abbiamo riregistrato dopo anni e che mi piace particolarmente; la versione che abbiamo fatto è talmente carica e forte che, ancora oggi, ha tanto da dire.” David Ellefson di dischi coi Megadeth ne ha fatti dieci: “L’ultimo è un album abbastanza diverso dalle ultime cose fatte dalla band, lo trovo un lavoro molto spontaneo e interessante, dovessi collegarlo a un album del passato direi che si avvicina come mentalità e mood a “Cryptic Writings”, ha soluzioni varie e diverse che portano tutte ben impresso il classico marchio Megadeth.”
[youtube Gx_EV6u2MH0]Non è un mistero che attualmente la line-up dei Megadeth veda nel batterista Shawn Drover un elemento di equilibrio e unione: “Da quando suono coi Megadeth la mia vita è completamente cambiata, da una piccola band mi sono ritrovato in un complesso leggendario. Mi ritrovo a viaggiare per lavoro per parecchi mesi e a vedere centinaia di posti che mai avrei pensato di visitare. Adesso la musica è la mia professione ed è ciò che ho sempre sognato di fare. Sono sempre la stessa persona che ero prima di entrare nel gruppo ma il mio stile di vita è inevitabilmente un po’ cambiato, però sono contentissimo così, non cambierei niente.. E per quanto riguarda il mio modo di suonare…sono rimasto fondamentalmente sempre fedele a me stesso, non sono cambiato musicalmente parlando. Cerco esclusivamente di dare il meglio per il gruppo, sia in studio che nei live. Infine forse la cosa più importante, ovvero l’ottimo rapporto con Dave Mustaine, siamo grandi amici, ci troviamo in sintonia perché vogliamo le stesse cose: scrivere canzoni bellissime e proporre live di gran livello. Non posso che dire cose positive su di lui e mi fa piacere che la cosa sia reciproca.”
David Ellefson ha fondato la band insieme a Mustaine negli anni ottanta e ha vissuto ogni momento importante della storia del gruppo, escludendo il periodo in cui non ha fatto parte della line-up: “E’ strano, non avrei mai creduto potessi non fare più parte dei Megadeth, ma è successo ed è tutto dietro le spalle. Aver riallacciato i rapporti con Dave era la cosa giusta da fare ed è avvenuto tutto in modo molto naturale, senza forzature. In tutto questo c’ha unito anche la religione, non posso negarlo. Il mio percorso spirituale e il suo hanno contribuito a farci apprezzare ancora di più l’essere insieme a suonare grandi canzoni.”
I fans però stanno anche aspettando il tour celebrativo di “Countdown To Extinction“, che vedrà in Argentina una succosa anteprima a metà settembre. David spiega che “Nel 1992 Countdown uscì a settembre, quindi terremo un appuntamento celebrativo in Sudamerica appunto a metà settembre. Tuttavia anche per le celebrazioni di Rust In Peace dovevamo limitarci agli Stati Uniti e poi l’abbiamo portato in giro in tutto il mondo. Non voglio illudere nessuno ma magari ci sarà occasione di tornare anche in Europa con l’esecuzione dell’intero CTE.”
Azzardiamo anche una domanda sul mancato venticinquennale di “Peace Sells“, e Shawn spiega: “Stiamo preparandoci a celebrare Countdown, magari suoneremo qualche pezzo che non facciamo da un po’ di Peace Sells ma dubito suoneremo tutto quel lavoro, considerando anche che l’anniversario era nel 2011…“. Insistiamo. Ma è per questioni religiose che alcuni pezzi di Peace Sells non vengono più eseguiti? Ellefson chiosa: “Non ho scritto io i testi di certe canzoni, quindi non avrei alcun problema di sorta a risuonarle. Ma Dave (Mustaine) preferisce non considerare alcuni vecchi pezzi che toccano argomenti che non vuole attualmente riproporre al pubblico. E’ una sua scelta e io come amico devo sostenerlo e appoggiarlo totalmente.” (…noi invece continueremo a sperarci ugualmente, con buona pace delle intenzioni, passando per i soliti illusi nostalgici, ndr)
Claudia Falzone, Marco Agustoni
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