Dark Tranquillity – Rolling Stone, Milano 31 Ottobre 2008

 

Il Rolling Stone, terminato lo show delle semplici comparse di supporto, Fear My Thoughts e Poisonblack, si presenta discretamente pieno per celebrare l’evento tanto pubblicizzato: anche se la data non è sold out una folta schiera di fan degli svedesi riempie la pista, le gradinate e i ballatoi superiori. Durante il pomeriggio è stato approntato tutto il necessario per le riprese del fatidico dvd, e la presenza di ben 5 telecamere in giro per la sala, tra cui un braccio meccanico per le riprese ravvicinate al pubblico, dimostra che i Dark Tranquillity cercano il massimo della qualità. Osservando meglio, abbiamo notato anche la figura di un operatore di All Music, chiamato sicuramente in causa per un servizio dedicato.

Passiamo al reportage vero e proprio. Mentre parte una brevissima intro musicale, accompagnata da immagini proiettate su di uno schermo, il sestetto sale sul palco attaccando con un dei migliori brani del repertorio. “The Treason Wall” apre quella che sarà una serata davvero speciale: il brano è molto sentito e coinvolge immediatamente il pubblico che intona cori durante il ritornello, muovendosi e saltando. L’intero gruppo sembra essere davvero in gran forma; anche il nuovo bassista si trova perfettamente a suo agio nel suo ruolo, contribuendo in maniera sostanziale allo spettacolo sul palco. Stanne cerca il più possibile l’interazione con le prime file, battendo il cinque e regalando strette di mano appena ne ha l’occasione, ed ogni volta che si avvicina alle ringhiere l’effetto che crea è quello di un magnete, riuscendo nell’intento di smuovere gran parte degli astanti verso di lui. Il meno esaltato e carico di tutti appare forse il chitarrista rasta, che tende ad essere decisamente più statico rispetto ai suoi compagni. Dopo i primi pezzi il frontman coglie l’opportunità per dare il benvenuto e l’happy halloween, ringraziando tutti i presenti e ricordando quanto sia importante la serata. In effetti, e probabilmente anche grazie all’occasione speciale, bisogna segnalare l’ottima qualità del missaggio: tutti gli strumenti, infatti, si riescono a distinguere molto bene, persino il basso, il cui timbro risulta spesso confuso in questi frangenti, si poteva udire netto e chiaro.

Se sul piano puramente organizzativo lo show sembra proprio riuscito (e già questo costituisce una notizia da non sottovalutare), anche riguardo al feeling e all’atmosfera che si respirava si può dire che le cose siano andate a gonfie vele; inoltre da segnalare la presenza di Nell Sigland, dei Theatre Of Tragedy a duettare con Stanne su “The Mundane And The Magic”.
Il concerto prosegue con una scaletta la più possibile ecumenica, in grado di accontentare sia i nuovi che i vecchi fan: c’è spazio quindi per brani che non vengono eseguiti da parecchio tempo, come “Dreamlore Degenerate”, che servirà a far contenta solo un’esigua fetta di pubblico. Stanne che si butta per due volte sulla platea scatenando il delirio, è uno spettacolo in più, uno show nello show. Nonostante la calorosa partecipazione dei loro fan, gli scandinavi hanno dimostrato ancora una volta la loro vocazione melodica, infatti, si registra poco pogo e ancor meno moshpit.

Insomma, una serata degna della futura celebrazione su un supporto audio-visivo. I presenti stanno già fremendo al solo pensiero di potersi rivedere, anche solo per un solo istante, all’interno di un reperto che vorremmo definire “storico”. Lo sapremo soltanto tra qualche mese, nel frattempo vogliamo promuovere i Dark Tranquillity a pieni voti.

Setlist: The Treason Wall – The New Build –  Focus Shift – The Lesser Faith – Wonders At Your Feet – Lost To Apathy – Freecard – Inside The Particle Storm – Nothing To No One –  Edenspring – Insanity’s Crescendo – Lethe – Dreamlore Degenerate – Misery’s Crown – The Rain – My Negation – Yesterworld – Punish My Heaven – The Mundane And The Magic – Final Resistance – Terminus (Where Death Is Most Alive)

Nicolò Barovier, Stefano Masnaghetti

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