Concerto pazzesco quello messo in piedi dalla heavy band italiana. In una serata in cui molte persone sono capitate al Transilvania Live per caso, i cinque hanno sfoderato una prova precisa, quadrata e potente. Non è azzardato dire che a tratti sembrava di ascoltare un cd audio, gli Eldritch hanno oramai raggiunto uno status invidiabile e consolidato, testimoniato dall’elevata professionalità con la quale il gruppo ha condotto il set dall’inizio alla fine. Pochi ma buoni i fans che erano lì per loro, qualcun altro era convenuto per curiosità nei confronti di un gruppo che pochi mesi fa è stato headliner a un festival a stelle e strisce, altri erano probabilmente alla prima esperienza live della loro vita e molti sono rimasti ben più che impressionati da quanto visto.
Lasciando da parte queste considerazioni, è importante sottolineare ancora una volta la pulizia dei suoni, l’intesa e la convinzione del combo on stage, capace di proporre brani intricati e tecnici con la stessa semplicità di una hit qualsiasi, e la constatazione che molte heavy bands italiane del momento (citiamo a caso oltre agli Eldritch e ai soliti noti Node, Domine, Dark Lunacy, Vision Divine, Novembre e altri…)dovrebbero seriamente considerare solamente l’estero quale patria musicale principale, lasciando il nostro paese buono per le rimpatriate.
Per chi non conoscesse la proposta del gruppo guidato da Terence Holler ed Eugene Simone, il consiglio è il recente “Neighbourhell”, recensito anche su queste pagine, e la raccomandazione è la solita: datevi un occhiata intorno e considerate di più il (validissimo) panorama nazionale prima di andare a comprare la new sensation straniera del momento.
Setlist: Riverse – The Dark Inside – Ghoulish Gift – The World Apart – This Everlasting Mind Disease – Save Me – From Dusk Till Dawn – Bless Me Now – Come To Life – Standing Still – Toil Of Mine – More Than Marylin – Still Screaming – Suffering Degree – Chains – From Out Nowhere (Faith No More).