Il rischio di un concerto di John Cale è quello di trovarsi circondati di nostalgici dei Velvet Underground in cerca di vecchie hit del passato. Come noto, però, Cale non ha mai fatto dell’autoreferenzialità la sua bandiera e il concerto dei Magazzini Generali non ha invertito la tendenza. Se ancora ce ne fosse stato bisogno, lo show milanese ha mostrato una volta di più quanto la visione musicale di Cale sia assolutamente inconciliabile con quella dell’ex amico Reed: prima parte di show alle tastiere, nella quale è sembrato di assistere ad un concerto degli Yes e conclusione memorabile a base di un rock ‘n’ roll contagioso, che ha contaminato new wave e pop elettronico. Nemmeno un classico, ma la conclusiva, caustica Dirty Ass Rock ‘n’ Roll ha tutte le caratteristiche dell’insulto al vecchio Lou.
Luca Garrò, foto di Rodolfo Sassano